Di Vicky Paci
“Hey non sei mica Alain Delon!” Quante volte le ragazze degli anni ’60 hanno ripetuto questa frase ai loro coetanei maschi. Un mito per molte generazioni come Brigitte Bardot quando essere francese significava modernita’ ma soprattutto liberta’ di costumi. Successo, una carriera incredibile, amori da rotocalco: la sua vita come un film (oltre100 da lui interpretati). Bello e dannato, come si usava dire un tempo, soprannominato – faccia d’angelo – dall’omonima pellicola da lui interpretata. Il 18 agosto Delon, all’eta’ di 88 anni, ci ha lasciato dopo aver vissuto una vita piena, tanti film e piece teatrali. Si era ritirato nella sua villa di Douchy gia’ da tempo: negli ultimi tre anni le dispute tra i suoi tre figli lo avevano travolto, stanco e malato intorno a lui si era scatenato un terremoto mediatico quando la sua compagna degli ultimi anni Hiromi Rollin era stata oggetto delle accuse di maltrattamento e portata in tribunale dai tre figli dell’attore nel luglio 2023: Anthony, Anouchka e Alain-Fabien hanno ripreso possesso della proprietà di famiglia e l’hanno cacciata, accusandola di molestie e maltrattamenti nei confronti del padre. Scagionata dalle accuse la donna continua a proclamare la sua innocenza ed a sottolineare la responsabilità dei figli di Delon nel peggioramento della salute dell’attore, dopo la sua partenza dalla proprietà, sostenendo che i figli avrebbero deciso di interrompere un trattamento medico che, a suo parere, funzionava bene. E non solo: da una parte Anouchka, la figlia prediletta che voleva trasferire il padre in Svizzera dall’altra i fratelli Anthony e Alain-Fabien i quali volevano restasse a Montargis. Le dispute familiari, causate dalle liti tra i suoi figli, hanno contribuito a minare ancora di piu’ il suo corpo, gia’ indebolito da un grave ictus nel 2019, solitudine, depressione sono state le sue compagne degli ultimi anni ed apprendere che la leggenda del cinema francese avrebbe pronunciato
omo disinibito, attore super ma soprattutto uomo con un cuore e umile nonostante il successo planetario. Infatti, per suo volere, nessun funerale di Stato, nessun tributo nazionale, nessuna cerimonia pubblica alla presenza delle piu’ alte cariche dello Stato: una sepoltura nella sua casa di Douchy, nella regione del Loiret. “Voglio essere seppellito come tutte le persone comuni”, aveva insistito l’attore rivelando anche di voler essere
non troppo lontano dai suoi cani, i suoi amori piu’ fedeli.
“Voglio morire, la vita è finita” rivelate dal quotidiano “Le Parisien” e’ stato uno shock per tutti i suoi fans in giro per il mondo.
L’interprete dei capolavori di Luchino Visconti “Rocco e i suoi fratelli” e “Il Gattopardo”era si’ un uomo disinibito, attore super ma soprattutto uomo con un cuore e umile nonostante il successo planetario. Infatti, per suo volere, nessun funerale di Stato, nessun tributo nazionale, nessuna cerimonia pubblica alla presenza delle piu’ alte cariche dello Stato: una sepoltura nella sua casa di Douchy, nella regione del Loiret.
Una leggenda del cinema ci lascia, Alain Delon
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