Egregio Direttore
Leggo con molto dispiacere l’articolo di Dom Serafini, dal titolo“ Evitare di farsi rovinare il pranzo da un esperto di vini” da Lei pubblicato nella edizione online del Marcopolo. Ho molti anni di esperienza in questo settore, in Italia ho ricoperto la carica di Maitre’D, qui in Canada ho continuato in questo settore, ho un diploma di scuola Alberghiera e un diploma Canadese di Hotel/Restaurant Management.
Vorrei dire a Dom Serafini: “Vedo che Lei fa un po di confusione, non può confondere un cantiniere con un sommellier perchè sono due figure professionali che occupano una posizione lavorativa differente, così come, ad esempio, il ruolo dei camerieri è diverso da quello dei commis. Le ricordo che un sommelier è un professionista, non un ciarlatano e che fornisce consigli al cliente solo se da esso riceve una precisa richiesta. Lo scopo del sommelier è quello di : essere una figura esperta al quale rivolgersi per le notizie sulle caratteristiche dei vini e degli abbinamenti. Pertanto, il sommelier deve essere in grado di rispondere con competenza alla richiesta di tali informazioni ed essere in grado di fare un’analisi organolettica di un vino con termini appropriati. Poiché si tratta di una materia molto vasta ed in continua evoluzione, egli ha il dovere di arricchire costantemente le proprie conoscenze e di aggiornarsi su tutte le innovazioni eno-tecnologiche. Le ricordo che le Camere di Commercio , la Associazione Professionisti Cuochi Italiani (APCI) di cui Presidente per il Canada è il Sig. Giovanni Trigona, gli Importatori, ed altre associazioni di categoria ,sono impegnate in un grande lavoro di divulgazione e promozione di prodotti italiani di alta qualità, inclusi i vini. Articoli superficiali, infarciti di inesattezze e di discutibili opinioni personali espresse in modo piuttosto ingiurioso, come quello da lei scritto, diffondono informazioni inesatte e dannose verso una intera categoria di lavoratori professionali e ad un intero comparto produttivo di grande importanza.”
Cordialmente,
Augusto Oriani
(Tecnico dei servizi della ristorazione)