di Marcus Dardi
Largo al factotum è la cavatina di Figaro nella seconda scena del primo atto del Barbiere di Siviglia scritta da Gioacchino Rossini nel 1816.
Egli si presenta come il tuttofare della città, oltre che come barbiere vantando la propria popolarità.
Figaro afferma ciò perché a quel tempo i barbieri non si limitavano a tagliare barbe e capelli, ma esercitavano più mestieri, tra i quali alcune forme di medicina. C’erano anche i barbieri dentisti.
Costituisce un pezzo di bravura per i baritoni, la cui tecnica è messa alla prova dai numerosi scioglilingua, tipici dell’opera buffa, ed è inoltre uno dei pezzi più celebri del repertorio operistico classico.
L’opera di Rossini è un opera buffa in due atti, debuttò al Teatro argentina di Roma il 20 febbraio del 1816 e l’opera è tratta da un romanzo francese del 1775.
Fu il più grande successo di Rossini che conquistò così, dalla critica, anche la fama del più grande autore di opera Buffa.
Esiste però anche un altro barbiere di Siviglia, il suo autore è Giovanni Paisiello. Quest’opera è in 4 atti e venne presentata per la prima volta il 15 settembre del 1816 al Teatro dell’Ermitage di San Pietroburgo in presenza della corte imperiale russa presieduta da Caterina la Grande.
La versione di Rossini del 1816 però oscurò quasi completamente quella del Paisiello.
Video – largo al Factotum