Italia– Firenze – Cerchiamo Kata

ULTIM’ORA: E’ STATO ARRESTATO LO ZIO DELLA PICCOLA. L’INDAGINE IN CUI E’ COINVOLTO RIGUARDA IL PRESUNTO RACKET DEGLI AFFITTI NELLO STABILE OCCUPATO DAGLI IMMIGRATI. POTREBBE ESSERE UNA SVOLTA PERCHE’ NON E’ ESCLUSO CHE LA SPARIZIONE DI KATA SIA LEGATA PROPRIO AD UNA VENDETTA

di Vicky Paci

Una vendetta? Pedopornografia? Ricatto? Ha visto qualcosa che non doveva vedere?Tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti ma Kataleya Alvarez (Kata) sembra svanita nel nulla. Della bambina peruviana di 5 anni scomparsa il 10 giugno dall’ex hotel Astor di Firenze, uno stabile occupato in cui viveva insieme alla madre e al fratellino, nessuna traccia ma le ricerche vanno avanti e gli investigatori, pur lavorando nel massimo riserbo, hanno rivelato che ad oggi non è arrivato alcun segnale da eventuali rapitori. Nessuna richiesta di riscatto o avvertimenti. Gli inquirenti stanno continuando a visionare le riprese delle telecamere di videosorveglianza alla ricerca di indizi utili volti a far luce sulla scomparsa della bambina. Un lavoro lungo e certosino che ha portato gli investigatori a valutare una nuova pista per ricostruire l’itinerario seguito da chi ha portato via la bimba. I rapitori, infatti, non sarebbero passati da un’uscita secondaria di quello stesso stabile come sembrava inizialmente  ma dal cortile del palazzo adiacente all’hotel. Secondo questa supposizione, la via di fuga sarebbe però rappresentata da un tratto non coperto dalle telecamere. Kata sarebbe quindi stata portata via passando dal cancello di quell’edificio e solo in seguito sarebbe stata caricata su un furgone parcheggiato sulla strada, consentendo agli autori del gesto di dileguarsi rapidamente. Una svolta? Certamente i rapitori hanno pianificato tutto ben conoscendo la zona, agendo in modo da non lasciare tracce. Ancora oggi non ci sono indagati, nonostante gli appelli della famiglia e le ricerche delle forze dell’ordine che hanno passato al setaccio ogni angolo dello stabile, nel frattempo sgomberato. Si continua a cercare tra i filmati della sorveglianza. Nelle scorse settimane era emersa addirittura la possibilità che la bambina possa essere stata portata in Perù. Tutte le piste vengono vagliate tra cui quella del sequestro come ritorsione maturata nell’ambito del racket delle stanze in affitto nello stabile. A quanto pare all’interno del palazzo occupato era in corso uno scontro tra due o tre fazioni per il controllo degli affitti abusivi. Gli interrogatori effettuati tra i residenti non hanno portato quasi a nulla a causa, come si puo’ immaginare, della scarsa collaborazione. In una recente intervista i genitori di Kata hanno fatto appello a tutti perche’ facessero girare la foto della figlia in modo da raggiungere piu’ persone possibili e noi lo facciamo nella speranza di contribuire, specialmente ora che e’ estate e le fonti mediatiche si stanno affievolendo, a porgere il nostro piccolo aiuto.

 

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