Il rimpicciolitore. L’abbiamo usato di nuovo, stavolta per far diventare piccolo così il Galles. Se qualcuno aveva bisogno di un altro indizio, adesso appare evidente: non sono gli altri a essere scarsi, siamo noi che agli altri non permettiamo di giocare a pallone. L’Italia mette sotto il Galles, supera anche l’ultima curva del girone e conclude la prima fase in trionfo: 9 punti, 11 vittorie di fila lungo le quali non abbiamo preso nemmeno un gol, eguagliato il primato di 30 gare consecutive senza sconfitte firmato da Pozzo 82 anni fa. Una poesia, altro che biscotto: i biscotti nel ritiro azzurro sono proibiti, non fanno parte del menù.
Ce ne andiamo agli ottavi di Londra, sabato prossimo, da primi nel gruppo. E domani intorno alle 20 sapremo se ci troveremo di fronte l’Ucraina di Sheva o l’Austria. Stavolta decide Pessina, intelligente ad avventarsi su una punizione del sontuoso Verratti, un ritorno glorificato da una prestazione maiuscola. Una partita nel segno del turnover – ben otto novità – obbligato anche da un clima torrido. Il Galles, dopo i sorrisi con la Turchia, esce decisamente ridimensionato da questa sfida, ma si consola alla grande: ottavi di finale anche per i Dragoni di Page, che la spuntano sulla Svizzera per la migliore differenza reti. E si ritrovano in quella parte di tabellone oggettivamente più semplice a osservarla sulla carta.
Agenzia di stampa